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martedì 22 dicembre 2015

I benefici dello zenzero

Zenzero in italiano, ginger nel mondo anglosassone dove è diffusissimo, pur essendo di origine asiatica, zingiber officinale secondo la nomenclatura ufficiale. Lo zenzero è una pianta originaria dell'estremo oriente, di cui si usa il rizoma, sia fresco, sia essiccato e polverizzato. Utilizzato principalmente come spezia, grazie al suo sapore pungente, in realtà in cucina rivela una versatilità notevole, spaziando dalla preparazione caramellata, tipica del Giappone, al Ginger Ale, bevanda diffusissima in Nord America, alla birra allo zenzero e ai biscotti natalizi allo zenzero del Regno Unito e del Nord Europa. All'eclettismo culinario unisce una varietà di effetti benefici sulla salute, dalle riconosciute proprietà antiemetiche a quelle presunte antiinfiammatorie e antiossidanti. Ogni nazione in cui è diffuso, in realtà, ha assegnato allo zenzero compiti specifici, per cui se nel mondo anglosassone il Ginger Ale è una bevanda destinata a combattere nausea e dispepsia, in Cina il rizoma viene usato come rimedio per il raffreddore, e nelle nazioni in via di sviluppo è utilizzato contro la diarrea. Negli Stati Uniti la FDA, Food and Drug Administration, lo ha riconosciuto come "generally recognized as safe"; per quanto l'assunzione di zenzero abbia anche delle controindicazioni, sia per eventuali interazioni con altri medicinali, sia per specifici disturbi per lo più legati all'apparato digerente.
La pianta, che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, è tipica del clima tropicale e subtropicale, e si presenta con lunghi fusti con foglie lanceolate, e fiori di colore giallastro. Viene coltivata principalmente in Cina e in India, per quanto riguarda l’Asia, e in Giamaica. Dello zingiber si usa, come detto, il rizoma, che ha una forma curiosa, carnosa e ramificata; è questa parte della pianta che contiene i principi attivi, come l'olio essenziale e il gingerolo. In occidente dovrebbe essere stato portato dall'esercito macedone di ritorno in patria dopo le imprese in Asia di Alessandro Magno; dalla Grecia si sarebbe poi diffuso a Roma e in tutto il mondo occidentale e il bacino del Mediterraneo.
 
Allo zenzero si attribuiscono molte proprietà, non tutte accertate scientificamente. Tradizionalmente viene usato per aiutare la digestione e contrastare ogni tipo di nausea, da quella dovuta ai mezzi di trasporto, a quella in gravidanza, a quella dovuta alla chemioterapia, per quanto in entrambi questi casi sia necessario consultare il medico prima di decidere se utilizzarlo, in che forma e in che quantità: alcuni lo sconsigliano decisamente in gravidanza. È sconsigliato anche in caso di ulcera.
La tisana o il decotto possono essere preparati con fettine di rizoma fresco, ma in molte bevande come il Ginger Ale si usa lo zenzero in polvere. Lo zenzero fresco è anche un utile coadiuvante in caso di alitosi.
Le prorietà stimolanti e carminative sarebbero d'aiuto in caso di coliche; ma l'influenza sulla produzione di bile lo renderebbe sconsigliabile a chi soffre di calcoli biliari. Effetto antidiarroico avrebbe lo zingerone, in cui si trasforma il principio attivo gingerolo con la cottura. Per questo il rizoma fresco, cotto, viene usato anche in caso di diarrea.
Secondo alcuni il rizoma avrebbe proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie e antipiretiche; in alcuni paesi dell'Asia è comunemente usato in caso di influenza e raffreddore; così come antidolorifico, soprattutto per mal di testa e mal di denti; avrebbe effetto antalgico anche sotto forma di impacchi. Vengono citate anche eventuali proprietà di aiuto alla circolazione periferica e anticoagulanti; in oriente, soprattutto in Cina, è noto anche come tonificante, d’aiuto per combattere stanchezza e astenia.
Per quanto riguarda l’uso in caso di dieta destinata al dimagrimento, cento grammi di rizoma fresco contengono all’incirca 80 calorie, e tra le altre proprietà dello zenzero ci sarebbe una presunta capacità di adiuvante nelle diete dimagranti.

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