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venerdì 15 maggio 2015

I cereali

I cereali derivano dalla lavorazione dei frutti, detti cariossidi, delle piante che appartengono alla famiglia delle Graminacee. Fa parte di questo gruppo anche il Grano saraceno che appartiene alla famiglia delle Poligonacee.

La cariosside presenta uno strato esterno di rivestimento, chiamato crusca, uno strato intermedio e l’embrione che rappresenta il seme. Dopo la raccolta le cariossidi mature vengono fatte seccare e poi sono generalmente destinate alla frantumazione per ottenere le farine. Se il chicco viene macinato intero si ottengono farine integrali, altrimenti se la crusca viene eliminata si producono le farine raffinate. Il riso, l’orzo, il mais, il farro non vengono solo macinati ma si consumano anche interi.

I cereali hanno un ruolo fondamentale nell’alimentazione umana e sono alla base della dieta mediterranea perché sono la fonte principale di carboidrati, apportano fibre, vitamine del gruppo B, sali minerali quali potassio, ferro, fosforo e calcio. Il contenuto di vitamine e minerali è maggiore nel caso in cui il chicco è utilizzato integralmente. Le proteine sono di scarso valore biologico in quanto mancano di aminoacidi essenziali e hanno un basso tenore lipidico.

Una dieta equilibrata deve avere i cereali come fonte di carboidrati abbinati ad altri alimenti, come previsto dallo stile mediterraneo, affinché il profilo nutrizionale sia completo di tutti i nutrienti necessari.

Di seguito una breve descrizione dei vari tipi di cereali e del loro utilizzo:

Frumento

È chiamato comunemente grano, comprende diverse specie ascrivibili a due varietà principali: il frumento o grano duro e il frumento o grano tenero. Dalla macinatura del tipo tenero si ottiene la farina che poi viene utilizzata per la panificazione, mentre dal tipo duro si ricava la semola la quale viene impiegata per la produzione di pasta alimentare.

È una fonte di carboidrati, ha un alto contenuto di amido, apporta vitamine del gruppo B e sali minerali. La farina che si ottiene dal chicco intero ha delle caratteristiche nutrizionali superiori per via del patrimonio vitaminico e minerale.

Oltre che per gli scopi descritti in precedenza il frumento viene utilizzato sia per la produzione di cereali per la colazione che per la preparazione di bevande alcoliche, attraverso un processo di fermentazione e distillazione.

Riso

La cariosside subisce una serie di processi, sbramatura, sbiancatura, lucidatura e brillatura, attraverso i quali si ottiene il riso brillato di uso comune. Questi processi impoveriscono il chicco originale in quanto determinano una parziale perdita di proteine, minerali e vitamine.



Nonostante ciò il prodotto che si consuma comunemente ha un buon apporto di vitamine del gruppo B, rispetto ad altri cereali contiene più amido, è privo di glutine ed ha proteine di maggior valore biologico.

In commercio esistono diverse varietà che si distinguono per la dimensione dei chicchi: riso comune, semifino, fino e superfino. Esiste inoltre il tipoparboiled, sottoposto ad un processo di precottura.

Anche il riso viene utilizzato per la produzione di farine, cereali soffiati per la colazione, gallette ed altri prodotti da forno.

Attualmente il riso si usa anche per l’estrazione di una bevanda, latte di riso, che rappresenta una buona alterativa al latte per tutte quelle persone che manifestano problemi di allergia o intolleranza.

Mais

Comunemente chiamato anche granoturco o granturco si presenta in diverse varietà utilizzate per scopi differenti. Il tipo dentato è destinato all’alimentazione degli animali, il vitreo si macina per la produzione di farina, il perlino si utilizza per ottenere il pop-corn, il dolce è quello che si trova comunemente in commercio, il tenero si usa per l’estrazione dell’amido (maizena) e il vestito che invece si usa come pianta ornamentale.

La farina di mais rispetto a quella di frumento ha un maggior contenuto di grassi, di carboidrati, ma ha proteine con valore biologico inferiore; ha un buon contenuto di fosforo e potassio e non contiene glutine.

Il mais, oltre che fresco e macinato, viene utilizzato per la produzione dei cosiddetti corn-flakes e per l’estrazione dell’olio.

Orzo

Il prodotto in grani utilizzato per il consumo alimentare è il cosiddetto orzo brillato che si ottiene attraverso una serie di processi simili a quelli a cui è sottoposto il riso.

L’orzo contiene amido in buone quantità, proteine che apportano un aminoacido essenziale, la albumina, fibra, fosforo e niacina.

Dalla macinatura si ottiene una farina che mischiata a quella di frumento viene utilizzata per la panificazione.

L’orzo è un cereale che viene lavorato e destinato a vari usi: soffiato per ottenere fiocchi, tostato e macinato per preparare la comune bevanda. Dalla germinazione delle cariossidi dell’orzo si ottiene il malto che è largamente utilizzato per la produzione di birra, whisky e vodka.

Segale

Grazie alle caratteristiche della pianta, che la rendono particolarmente resistente al clima arido e a temperature rigide, la segale viene coltivata largamente anche laddove il grano non avrebbe possibilità di crescere. In Germania e nelle regioni del nord Italia trova largo utilizzo in quanto viene impiegata la farina per ottenere il cosiddetto pane nero.

La segale ha un contenuto proteico inferiore a quello del frumento, contiene amido, glutine e sali minerali; tra le vitamine le più rappresentate sono la vitamina E e quelle del gruppo B.

La farina che si ricava dalla macinazione dei semi può essere bianca, semibianca o scura in base al grado di raffinazione, si utilizza in genere mescolata ad altre farine per la preparazione di prodotti da forno.

Avena

Il seme dell’avena utilizzato nell’industria alimentare deve essere prima decorticato, attraverso particolari procedure, per renderlo maggiormente digeribile.

È un cereale particolarmente ricco di nutrienti quali proteine, fibra, calcio, fosforo, potassio ma è meno digeribile di altri cereali e contiene fitati che limitano l’assorbimento di calcio ed altri nutrienti. Apporta inoltre una buona quantità di lipidi ed è privo di glutine.

L’avena si utilizza in grani per la preparazione di zuppe e minestre, la farina insieme ad altri cereali viene usata per la preparazione di vari prodotti da forno, i fiocchi sono diffusi come alimenti per la colazione.

Farro

È un cereale la cui coltivazione in Italia ha origini molto antiche, oggi è usato in misura minore rispetto al grano. Si distinguono tre varietà: il farro propriamente detto (Triticum dicoccum), quello che viene chiamato comunemente anche “spelta” (Triticum spelta) e il farro piccolo (Triticum monococcum).

La cariosside è caratterizzata da un rivestimento esterno che rimane anche dopo i vari trattamenti di raffinazione tanto che il seme viene definito “vestito”. Il farro contiene amido e carboidrati semplici, proteine e fibra in buone quantità, potassio, sodio, calcio, fosforo e vitamine del gruppo B.

In commercio il farro si trova in chicchi per essere utilizzato come ingrediente di vari primi piatti, sotto forma di farina per la preparazione di prodotti da forno ed anche in fiocchi.

Grano saraceno

Pur essendo annoverato tra i cereali deriva da una famiglia diversa, le Poligonacee.

È coltivato nelle regioni fredde perché ha una discreta resistenza al clima arido.

Il grano saraceno apporta buone quantità di amido e proteine costituite da aminoacidi essenziali quali la lisina e il triptofano.

La farina che si ottiene dalla macinazione dei semi si usa miscelata a quella di frumento per la preparazione di prodotto da forno, i fiocchi sono utilizzati, da soli o insieme ad altri cereali, per alimenti della colazione.

Miglio

In commercio si trova sottoforma di farina, fiocchi e semi decorticati anche se nel nostro paese il suo consumo è molto ridotto in favore di altri cereali. È molto diffuso invece in alcune regioni dell’Asia e in Africa.

Dal punto di vista nutrizionale ha un maggior contenuto di proteine rispetto al frumento, al riso e al mais, non contiene glutine, apporta carboidrati in notevole quantità, fibra, vitamina A, minerali; contiene inoltre la lecitina, sostanza costituita da acidi grassi essenziali.

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